sabato - 1 Aprile 2023
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    Ciampi (M5S) denuncia: “Il volontariato di Protezione civile dimenticato dalla delibera sulla… Protezione civile”

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    Vincenzo Ciampi (Consigliere regionale M5S Campania): “Il volontariato di Protezione civile dimenticato dalla delibera sulla… Protezione civile”

    Vincenzo Ciampi (M5S) la denuncia – Siamo all’assurdo il volontariato di Protezione civile è stato dimenticato nella delibera della giunta regionale sulla… Protezione civile”. La denuncia del Consigliere regionale del M5S Campania
    Vincenzo Ciampi.

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    Fondi a pioggia ai comuni, niente agli enti di terzo settore della
    protezione civile, cioè i gruppi che realmente intervengono in
    occasione delle calamità.

    Ho visitato questa mattina la sede dell’associazione Impegno e
    solidarietà Odv Protezione civile flumerese. Una struttura che svolge
    una funzione insostituibile sul territorio provinciale e regionale. Dal
    ’93 i volontari coordinati dal presidente Francesco Giacobbe hanno
    partecipato come soccorritori a tutte le emergenze che si sono
    verificate in Campania, l’ultima l’alluvione di Ischia.

    Inutile dire come l’Irpinia conosca la funzione della protezione
    civile e che il terremoto dell’80 ha rappresentato unanimemente
    l’atto di nascita della protezione civile in Italia. La solidarietà
    di quei giorni ha fatto gemmare iniziative volontaristiche come quella
    di Flumeri e tante altre in Irpinia e nelle aree interne. Insostituibili
    sostegni alla protezione civile nazionale, i volontari sono una palestra
    civica nei comuni dove operano.

    E i volontari segnalano oggi come la delibera regionale n.724 del
    28.12.2022 ha trasferito risorse finanziarie a pioggia, pari a 500 mila
    euro, solo ai Gruppi comunali di protezioni civile iscritti e in fase di
    iscrizione, dimenticando le associazioni operanti sul territorio. In sostanza chi lavora sul territorio viene ignorato e i singoli comuni, anche quelli senza un gruppo di protezione civile, si vedono assegnati fondi.  Le associazioni come quella di Flumeri chiedono che anche gli
    Enti di terzo settore della protezione civile nei provvedimenti di attuazione della delibera n. 724 vengano presi in considerazione. Oggi i volontari sono sostenuti da liberalità (nel caso di Flumeri dalla Bcc, da offerte di cittadini, dagli imprenditori locali) oltre che dai
    contributi occasionali dell’antincendio boschivo. Strutture essenziali in caso di calamità oggi vengono dimenticate: da tre anni non vengono riconosciuti i rimborsi spese per operazioni effettuate,
    mentre il parco mezzi e attrezzature che deve rimanere efficiente
    necessiterebbe di un contributo stabile e certo (un casco di sicurezza costa 400 euro, una divisa antincendio costa 400 euro, gli automezzi vanno revisionati e riforniti). Dilapidare così un patrimonio di
    risorse umane e strumentali che ha dimostrato di essere indispensabile
    nelle emergenze e nelle calamità, appare una scelta criminale.

    Continua su Avellino Zon

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