Dopo il caso di positività al Coronavirus registrato nella giornata di ieri a Cairano, in Provincia di Avellino nessun comune da marzo è più covid-free
Il Coronavirus ha colpito tutti i comuni della Provincia di Avellino, da marzo dell’anno scorso, infatti nessun comune è stato risparmiato. Dal primo caso di Ariano Irpino, città più colpita nella prima ondata (marzo 2020) e che oggi 471 positivi totali e 38 deceduti totali, si è passati ad avere il capoluogo primo con più casi.
Avellino ha subito una impennata di casi a partire da settembre, registrando un totale di 1.274, 22 i deceduti a causa del Coronavirus. E poi ancora altri comuni come quello di Atripalda, Avella, Cervinara, Mercogliano, Mirabella Eclano, Monteforte Irpino, Montoro, Solofra, che hanno superato abbondantemente le 200 positività.
Una provincia che fino a settembre reggeva e molto bene in alcuni centri urbani anche al di sopra dei 5.000 abitanti, per quanto riguarda il dato di positivi al Coronavirus. Ieri è stato colpito anche l’ultimo avamposto rimasto: Cairano. Il più piccolo comune della Provincia di Avellino era rimasto immune a questa seconda ondata.
L’Irpinia in base ai dati attuali che in 24 ore non hanno mai superato le 50 positività è una delle province italiane a poter concorrere per essere una zona verde o bianca.
Secondo i dati elaborati dal dottor Spada, nell’area avellinese l’incidenza sarebbe pari a 48 casi ogni 100.000 abitanti in 7 giorni a fronte di una soglia campana di 142. Dunque Avellino, secondo lo schema di Spada.
Il parametro per il passaggio ad una fascia di rischio inferiore alla gialla è appunto l’incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, che deve essere inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti.