Il comico e show man Vincenzo Salemme ha portato i suoi saperi e i suoi sapori nella Piazza Irpinia dell’Expo di Milano, facendo anche qualche battuta su Caldoro e De Luca
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Giovedì tutto il pubblico del Padiglione Italia di Expo si è spostato in Piazza Irpinia per assistere alla performance culinaria e no di Vincenzo Salemme, ospite della Camera di Commercio di Avellino. Lo show man ha lasciato tutti di sasso quando, oltre ad esilaranti gag coinvolgendo il pubblico, con grembiule e pentole ha cucinato, inaugurando gli appuntamenti dell’Expo chiamati “Fuoco e Fiamme”. Da cultore di cucina Salemme si è cimentato in quello che lui stesso definisce il suo cavallo di battaglia: le linguine alla puttanesca, ribadendo il suo amore per l’Irpinia e per i suoi sapori. Della gastronomia irpina, Vincenzo Salemme ha detto di apprezzare in particolare la semplicità e la genuinità delle materie prime, citando piatti come il baccalà alla pertecaregna, i
fusilli all’avellinese, rape e patate, accio e baccala.
«Tra i ricordi della mia infanzia – ha raccontato Vincenzo Salemme – c’è quello del rito della preparazione delle conserve di pomodoro, una preparazione che coinvolgeva tutta la famiglia. La figura di mia nonna che sul piccolo terrazzo di casa preparava la salsa, la passata, il profumo del pomodoro fresco, tutte immagini che ho ancora nitide nella mia mente. Così come il ruolo che mi ero ritagliato nel tempo, che era quello dell’addetto al lavaggio delle bottiglie».
Insieme alle pentole non poteva mancare un accenno, alla sua maniera, alle elezioni Regionali in Campania, sollecitato a parlarne da una giornalista che domandava che piatto gli ricordassero i due candidati principali, subito la risposta non banale: «De Luca un piatto di pasta e fasuli e Caldoro un piatto di pasta al forno». Il plauso generale per Salemme in Piazza Irpinia all’Expo si conclude con autografi, baci e fotografie con lo show man campano amato in tutta Italia.
Giovanni Nigro
(16/05/2015 ore 12:58)
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