Dopo la proposta della Fiom di proporre allo stabilimento Fca di Pratola Serra di produrre mascherine arriva la risposta delle altre sigle sindacali
“La ripresa di oggi, dopo due mesi di cassa integrazione per covid-19, ha scaldato non
solo i motori di Fca di Pratola Serra ma anche il clima ed i rapporti interni delle
organizzazioni sindacali.
La fuga in avanti della Fiom, di proporre lo stabilimento di Pratola Serra per la
produzione di mascherine è un modo sbaglialo di seguire le mode del momento –
dichiarano i componenti delle RSA di Fim, Fismic, Uglm, della Fca di Pratola Serra.
A noi interessa l’applicazione del piano industriale che prevede la produzione dei nuovi
motori per auto e i veicoli commerciali per il Ducato di V al di Sangro.
Se FCA dovesse decidere di installare delle nuove linee di prcxluzione di mascherine
sarebbe opportuno completare con istallazioni di impianti per la produzione di
respiratori meccanici che il gruppo FCA sta già sostenendo.
Sappiamo delle nuove difficoltà arrivate con la pandemia del covid-19. ma non
possiamo cadere nella tentazione di stravolgere la missione produttiva della fabbrica.
Al massimo, questa novità potrà occupare un numero limitato di persone ( circa 40) in
una aerea della fabbrica mentre il resto degli operai continuerà a produrre motori.
Queste ragioni saranno tmsferite alle Segreterie Nazionali per evitare che si faccia
confusione in questa fase complicata della fabbrica e dei suoi 1800 dipendenti“.