Il Tribunale del Riesame di Avellino respinge il ricorso presentato da un finto cieco assoluto contro il sequestro di beni compiuto dalla Guardia di Finanza
[ads1] Il 27 giugno 2016 la Guardia di Finanza di Solofra aveva notificato un provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di un quarantottenne residente a Montoro (AV), tale provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Avellino tramite richiesta della locale Procura della Repubblica.
I militari del comando provinciale di Avellino avevano individuato il quarantottenne, che aveva dichiarato di essere affetto dal anno 2003 da cecità parziale e dall’anno 2005 da cecità assoluta ed inabilità al lavoro, per questo motivo percepiva pensione di invalidità e indennità di accompagnamento.
Dalle indagini svolte, documentate da rilievi fotografi e riprese video, è emerso che le attività svolte dal quarantottenne denotavano, inequivocabilmente, una autonomia motoria e una capacità visiva tale da essere incompatibile con le condizioni di salute dichiarate dall’uomo.
Per ben 13 anni il soggetto in questione aveva percepito, quindi, delittuosamente redditi di pensioni di invalidità, quali cieco assoluto con accompagnamento e inabilità al lavoro, per un valore che superava i 300.000 €.
Il Giudice, poiché le indennità percepite fino al 2009 erano coperte dalla prescrizione, ha disposto il sequestro di beni per un valore di circa 180.000 €. Con tale provvedimento le Fiamme Gialle hanno effettuato il congelamento delle somme presenti sul conto corrente dell’indagato e hanno sequestrato un villino di sua proprietà ubicato nel comune di Montoro.
L’indagato, unitamente alla sua consorte, per riottenere i beni sequestrati ha presentato ricorso, ma il Tribunale di Avellino in composizione di Riesame ha rigettato il ricorso e ha, anzi,predisposto il pagamento delle spese processuali.
Le indagini sono attualmente in corso per individuare altri soggetti coinvolti in questa storia, nel frattempo è stato sospesa l’erogazione della pensione di invalidità.
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