Flai Cgil, Fai Csil e Uila Uil sul piede di guerra per difendere 34 posti di lavoro della Sam, salumificio meridionale, di Nusco
Si è tenuto a Napoli, presso gli uffici della Giunta regionale della Campania, il confronto tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Irene Falato, Fernando Vecchione e Antonio De Lillo e i vertici di Sam, Salumificio meridionale, per scongiurare il licenziamento dei 34 dipendenti dello stabilimento di Nusco.
Purtroppo il vertice ha dato esito negativo in quanto non è stato possibile raggiungere una sintesi con il rappresentante legale di Sam Liberato Spiezia che ha opposto ostracismo alle richieste dei sindacati. 

La società, infatti, ha confermato la necessità di effettuare i licenziamenti nei termini indicati nell’avvio della procedura. Inoltre con enorme disappunto nel corso dell’incontro è stato rilevato che l’incentivo offerto nella precedente riunione del 19 luglio, 4mila euro per ciascun lavoratore, non è stato portato all’attenzione dell’azienda.
Per questo le organizzazioni sindacali hanno chiesto un rinvio di 20 giorni, a far data da oggi, per far sì che tutti i lavoratori (la cui maggioranza non è iscritta a nessun sindacato) possa essere portata a conoscenza dei risvolti della vicenda e possa confrontarsi con le parti.
Infine, le organizzazioni sindacali si riservano ogni altra e opportuna azione, anche in sede diversa, al fine di accertare il dichiarato aziendale, dal 2011 a oggi, espresso sulla condizione economica della Sam.
Preoccupazione in Irpinia che aumenta anche dopo il caso Whirlpool che rischia di intaccare e quindi indebolire un indotto, che alle aree interne dava speranza e fiducia. Dunque non solo Whirlpool, ma anche la vertenza Sam trasforma le giornate in preoccupazione e sgomento.
Tutto per il futuro dell’Irpinia, ancora una volta incerto, ancora una volta preoccupante.
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